Trattamento dell’anidra (insonnia primaria) con Jatipatri Ksheerapaka – Uno studio clinico prospettico

L’anidra (insonnia primaria) è una condizione caratterizzata da disturbi della qualità e della quantità del sonno ed è classificata come un disturbo dominato da Vata in Ayurveda. Questo studio clinico ha analizzato l’efficacia di Jatipatri Ksheerapaka, un preparato a base di latte medicato ricavato dall’arillo di Myristica fragrans, nel trattamento dell’anidra.

Metodo
Lo studio clinico in aperto, a braccio singolo e non controllato è stato condotto su 32 pazienti di età compresa tra 20 e 60 anni affetti da insonnia primaria. Ai partecipanti sono stati somministrati 30 ml di Jatipatri Ksheerapaka una volta al giorno al momento di coricarsi per 30 giorni. Sono stati valutati con l’Insomnia Severity Index (ISI) prima, dopo il trattamento e dopo 30 giorni di follow-up.

Risultati
Miglioramento della qualità del sonno:
Giorno 30: miglioramento statisticamente significativo della qualità del sonno con una diminuzione del punteggio ISI (p < 0,001).
Follow-up (giorno 45): Diminuzione degli effetti positivi, ma ancora significativamente migliori rispetto a prima del trattamento (p < 0,001).
Punteggio medio ISI:
Prima del trattamento: 19,44
Dopo 30 giorni: 13,22
Dopo 45 giorni (follow-up): 14,33

Risultati individuali:
25 pazienti hanno mostrato un miglioramento significativo della qualità del sonno durante la fase di trattamento.
9 pazienti hanno riportato ulteriori miglioramenti durante il periodo di follow-up.
In 2 pazienti si sono verificate ricadute, con un peggioramento della qualità del sonno dopo la sospensione del farmaco.
Effetti collaterali:
Non sono stati segnalati eventi avversi durante l’intera durata dello studio.

Lo studio dimostra che Jatipatri Ksheerapaka è un trattamento efficace per l’insonnia primaria, riducendo Vata e Pitta e stabilizzando Kapha. Le proprietà sedative e di induzione del sonno di Jatipatri (Myristica fragrans) in combinazione con Goksheera (latte di mucca) sono risultate sicure e ben tollerate. Sono necessari ulteriori studi randomizzati e controllati per comprendere meglio l’efficacia a lungo termine e il meccanismo d’azione di questa terapia.